Il patrimonio UNESCO del Monastero di Torba di Gornate fa da cornice per la festa di Halloween organizzata da Olona International School

L’autrice americana Lesley Bannatyne, esperta e nota studiosa del folclore e delle tradizioni, ci rivela come la festa di Halloween rappresenti una speranza. Per ricordare valori universali quali la generosità, l’immaginazione, il senso di comunità. Nella tradizione è sempre stata descritta come la notte in cui si annulla la frontiera tra vivi e morti. Il bello è pensare che oggi Halloween rappresenti l’evento celebrativo in cui, una volta l’anno, tutte le barriere tra le persone possono essere revocate. Cosa c’è di meglio che trascorrere la festa di Halloween, così tenebrosa, coinvolgente, elettrizzante e misteriosa, in un luogo suggestivo come il “Monastero di Torba”?

Ed è proprio in questa magica cornice medioevale, che fu avamposto militare dei longobardi e poi oasi di preghiera per le monache, che i bimbi della scuola elementare “Olona International School” di Fagnano Olona, hanno festeggiato una delle celebrazioni più diffuse e sentite al mondo.

Il programma ha previsto una serie di laboratori a tema. Per la prima classe “le storie di paura del Monastero”. Per la seconda “pozioni e filtri magici”. Mentre per la terza un percorso guidato in inglese nell’esplorazione del luogo, seguendo la metodologia CLIL, sulle orme del “taccuino di Sir Archibald T. Jones”. Archeologo di fiducia di Sua Maestà la Regina, esploratore del Monastero di Torba. Per la quarta l’attività di “preparazione dei dolcetti ”in lingua inglese e per la quinta laboratorio osteologico da svolgere sempre in lingua.

Per OIS la scelta di festeggiare Halloween è in primo luogo legata alle origini anglosassoni. Festeggiarla significa dare spazio ad altre culture, avvicinarsi alle tradizioni, esorcizzare i propri timori e paure. Affrontare con ironia temi importanti quali la morte: guardare la realtà da un altro punto di vista. La parola “Halloween” risale alla tradizione cristiana e deriva dalla frase “AllHallowsEve”, ovvero la notte di ognissanti festeggiata il 31 ottobre. Data che nel quinto secolo avanti Cristo nell’Irlanda celtica coincideva con la fine dell’estate. In questa ricorrenza – chiamata Samhain – i colori tipici erano l’arancio, per ricordare la mietitura e quindi la fine dell’estate, ed il nero a simboleggiare l’imminente buio dell’inverno.

Nell’America dell’emigrazione è stata la prima festa multietnica popolare. Dagli anni cinquanta è diventata la festa dei bambini con il simpatico motto “dolcetto o scherzetto”? Negli ultimi anni lo spirito di Halloween, la notte delle streghe, dei mostri e delle zucche ci ha contagiato. E viene celebrata da grandi e piccini come festa fantasy, ormai globalizzata per essere festeggiata in modo diverso in varie parti del mondo.